Sapore di sale

Correva l'anno 1963 e Gino Paoli cantava quello che è ritenuto il suo più grande successo: “Sapore di Sale”. Molti all'epoca pensarono fosse stato ispirato e composto per una donna, presumibilmente la Stefania Sandrelli con la quale all'epoca, aveva un rapporto molto intimo. In realtà come ammesso da Paoli in una sua intervista, la canzone nacque in un luogo della Sicilia, in prov. Di Messina vicino a capo D'Orlando, Borgo San Gregorio: un paesino piccolo e grazioso, non certamente meta di grande turismo e piuttosto riservato. “Ebbene questo brano, magico, morbido, lento, sognante, di uno dei poeti della canzone italiana, diventato emblema e cult di un’epoca, fu scritto pensando al borgo San Gregorio, a questa spiaggia di piccole pietre smussate e rotonde, a questo mare cristallino”. Questo passo riportato da un articolo della giornalista Susanna La Valle, la dice lunga sul borgo che affascinò Gino in quei primi anni '60: si trattenne volentieri in quel luogo di pescatori perché affascinato, innamorato, sedotto dalla costa e del mare che ricordava quello dei Caraibi. “Tutto è giocato sui profumi, sui sapori, sui colori e le sensazioni. La sua donna in questo pezzo diventa un tutt'uno con il sapore del mare e del sale, ne assorbe l’essenza compenetrandosi in questo luogo d’idillio sensuale e materico”. La giornalista La Valle ha ripercorso quei luoghi magici che illuminarono Paoli e ha voluto vivere la spiaggia e il paese indicati dallo stesso cantautore. “ Qui è il tempo dei giorni che passano pigri e lasciano in bocca il gusto del sale”. Già, come si fa a scrivere questi versi e tutto il testo della canzone in una città, una grande città metropolitana? E' evidente quanto il Borgo di S. Gregorio abbia influito sulla fantasia di Gino Paoli e sull'onda delle sue emozioni provate in loco, abbia scritto il brano che ha fatto sognare tante generazioni.

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