Diarium

L’essere umano ha bisogno di vedere, di ascoltare, di fare incontri e anche di ricevere dei colpi e di soffrire, perché è talmente inerte, intorpidito e stagnante che se non riceve degli impulsi dal mondo esterno, se non viene risvegliato e scosso, non farà niente. Ecco perché gli istruttori, i Maestri, ci sono così necessari: grazie alla vita che conducono, alle loro vibrazioni, ai loro pensieri così puri e luminosi, quegli esseri riescono a smuovere qualcosa in noi. E se non sempre ci riescono, non è perché siano incapaci o deboli, ma perché noi ci siamo lasciati seppellire sotto troppi strati di materiali opachi e pesanti.*

Il Nome di Dio in ebraico è composto dalle quattro lettere: Yod He Vav He יהוה. Queste quattro lettere corrispondono ai quattro principi presenti nell’uomo: Yod, lo spirito; He, l’anima; Vav, l’intelletto; e la seconda He, il cuore. Ma questi quattro principi devono manifestarsi e incarnarsi grazie a un quinto principio: la lettera Shin שׁ, simbolo dell’unione dello spirito e della materia, che viene a inserirsi al centro, יהוה diventa יהשׁוה ossia Yeshua, che è il nome di Gesù in ebraico. Così, proclamando se stesso e tutti gli esseri umani figli di Dio, chiedendo loro di lavorare per la realizzazione del Regno di Dio sulla terra, Gesù non faceva che insistere sulla vera missione dell’uomo: incarnare la Divinità. Gesù, il Cristo, è il Verbo che si è fatto carne. Avviluppandosi di carne, Dio è diventato uomo. L’uomo non è che la manifestazione fisica della Divinità.*

Armonizzarsi significa inviare un sorriso, uno sguardo d'amore, un razzo d’amore, dei proiettili d’amore a tutte le creature luminose dello spazio dicendo loro: «O voi che popolate l’immensità, io vi amo, vi comprendo, sono in armonia con voi!». Voi ancora non sapete tutto ciò che potete fare grazie al vostro amore. Vi accontentate di dirigerlo verso qualche creatura terrestre, e ovviamente non è un male inviare i vostri pensieri, i vostri sentimenti e i vostri sguardi agli umani, ma è ben poco, e non è nemmeno certo che essi ne beneficino. Se invece inviate il vostro amore alle entità sublimi, là dove nessuno forse si è accorto che qualcosa era stato inviato nello spazio, quelle entità al contrario lo ricevono, si rallegrano e vi rimandano quell’amore centuplicato. Sono questi i veri scambi, è questa la vera comunione, la fusione con l’Anima universale.*

Pensavo di essere stato chiaro Martedì disdicendo il mio esserci oggi a pranzo con l’ associazione ed invece così non è stato. Tornato dalla spesa mi ritrovo Gloria sul cancello che mi dice che mi aspetta, gli rispiego il tutto e ciaooone. Tra l’altro è un postaccio. Pessimi ricordi…..

Che i genitori smettano finalmente di essere infelici quando vedono i loro figli faticare un po’ per fare ciò che viene loro richiesto. I bambini hanno così tante risorse e una tale resistenza che ben presto dimenticano la fatica; ciò che rimarrà è il senso dello sforzo che contribuirà a formare il loro carattere; ecco, questo è ciò che deve rallegrare i genitori. Se, al contrario, i genitori dicono: «Oh, poverino! Non deve soffrire e avere dispiaceri» per evitargli qualche piccola fatica, lo renderanno pigro, debole, egoista e capriccioso. Ecco l’amore e la pedagogia degli adulti! I genitori devono rendersi conto che spesso, col pretesto di non farli soffrire, sono essi stessi a favorire i difetti dei loro figli. Perciò devono cambiare atteggiamento, altrimenti saranno responsabili della loro cattiva evoluzione e soffriranno.*

Nella cultura attuale, tutto ruota essenzialmente attorno ai bisogni del corpo fisico. Ma occuparsi a tal punto di soddisfare il corpo fisico è pericoloso, poiché il corpo è vulnerabile, mortale, e fondare una cultura su qualcosa che è destinato a scomparire così rapidamente ha conseguenze deplorevoli su tutto ciò che l’uomo fa. Il suo ragionamento e il suo comportamento saranno sempre sbagliati, poiché già il punto di partenza è sbagliato. Se invece l’uomo cerca di soddisfare i bisogni dell’anima e dello spirito, che sfuggono alle leggi del tempo e dello spazio, tutto ciò che farà porterà il sigillo della luce, dell’immortalità. Allora sarà la venuta del Regno di Dio. Se attualmente gli uomini manifestano così poco la grandezza e la nobiltà, è perché sono sotto il dominio del corpo fisico. È necessario che se ne liberino per mettere finalmente l’anima e lo spirito al centro della loro filosofia.*

L’ideale è possedere al contempo la forma e la forza, ossia la materia e lo spirito. Se vi fossilizzate nella materia, è un male, poiché sarete stroncati dagli avvenimenti. Se invece abbandonate la materia per vivere unicamente nello spirito, forse sarà meraviglioso, ma dovrete andare a vivere nell’altro mondo, il che non è consigliabile. L’ideale è realizzare la sintesi della forma e dello spirito: proteggere la forma affinché non sia frantumata dalle forze spirituali, e al tempo stesso preservare il fuoco dello spirito affinché la forma venga continuamente animata. Tutti i materialisti che si sono aggrappati alla forma saranno spazzati via dalle correnti cosmiche. Tutte le civiltà e tutte le religioni che si sono fossilizzate nelle loro vecchie forme saranno stroncate dall’ondata delle potenze del rinnovamento. Tutto deve rinnovarsi, non c’è riparo sulla terra per ciò che non vuole evolvere.*

Quando siete stanchi, malati o scoraggiati, pensate alla luce che è diffusa ovunque nell’universo. Concentratevi su di essa e immaginate di farla circolare in voi: quella luce eliminerà gli elementi impuri in tutto il vostro corpo, e voi vi sentirete rigenerati e in grado di manifestare una grande energia. Il metodo più efficace per raccogliere quella luce è ringraziare il Signore e benedire il suo Nome. Perciò, più volte al giorno, dovete abituarvi a ripetere: «Grazie, grazie Signore, grazie per la vita, grazie per la luce. Che il tuo Nome sia benedetto per l’eternità!».*

Quando pensate ad aiutare qualcuno, a consolarlo, a confortarlo, i vostri pensieri, come piccoli angeli, vanno a girare intorno a lui per portargli aiuto. Nessuno lo vede, né chi invia quei pensieri né chi li riceve, ed è un peccato!* È vero che è certamente preferibile non vedere tutto ciò che avviene nel mondo invisibile. Perché? Perché gli esseri umani, che non sono capaci di nutrire a lungo buoni pensieri e buoni sentimenti, e ancor meno sono capaci di dominarli quando sono malvagi, rimangono sempre lì a distruggersi e ad assassinarsi a vicenda col pensiero. E allora, che spettacolo! Una donna vorrebbe sbarazzarsi di suo marito… Lei non ha mai osato, ma quante volte ha formato, tramite il pensiero, tanti piccoli assassini per eseguire il suo progetto!

È solo quando riesce a ristabilire la vera gerarchia in se stesso che l’uomo è libero.* A quel punto egli è il re, riprende il suo posto sul trono e tutto gli obbedisce: sentimenti, pensieri, istinti, desideri. Per la maggior parte delle persone, la libertà equivale ad aprire una porta e uscire dicendo: «Sono libero!», mentre invece portano dentro di sé tutte le prigioni. No, chi dà il primo posto ai desideri, ai capricci e alle passioni è uno schiavo, e il suo desiderio di essere libero è del tutto fuori luogo. In realtà, solo lo spirito è libero. Dunque, ha il diritto di essere libero solo colui nel quale governa lo spirito, ossia la luce, tutto ciò che è nobile, grande e giusto.