Diarium

In certe tradizioni, l'universo viene rappresentato come una montagna in cima alla quale la Divinità ha la sua dimora, inaccessibile e inviolata. I Greci ponevano gli dèi sulla cima del Monte Olimpo; Mosè ha parlato con Dio sul Monte Sinai... Gli Iniziati si sono sempre serviti del simbolo della vetta, anche in quelle contrade dove non c’erano realmente delle montagne. La conquista della vetta è la pratica più importante e più colma di significato che l'essere umano possa intraprendere. Ciò significa che egli è cosciente che le potenze e le virtù accumulate in lui dal Creatore possono condurlo al di là di tutte le realizzazioni terrene. Nella Kabalah, l'Albero sefirotico può essere identificato con una montagna, la cui vetta è la Sefirah Keter: l'onnipotenza, l'onniscienza e l'amore divino. Per poter giungere fino a quella vetta, sono necessarie grandi qualità: la tenacia, la volontà, la stabilità, l'intelligenza, l'audacia e, soprattutto, un desiderio

La predestinazione della terra è quella di diventare il riflesso del Cielo. Per il momento, non è ancora così. La terra, cioè il mondo degli esseri umani, non vibra in armonia, in sintonia con il Cielo. Quando gli esseri umani diverranno coscienti del compito per il quale si sono incarnati, cominceranno a lavorare sulla terra, la “loro” terra, ossia se stessi. Faranno vibrare tutto il loro essere all'unisono con il mondo divino, in modo da riflettere l'ordine, la bellezza e la luce che sono in alto. E dal momento che lo stato della terra sulla quale camminiamo è legato all'evoluzione degli umani, anche la terra stessa cambierà, anch'essa diventerà sottile, vibrante, luminosa, e produrrà altri frutti, altre piante, altri fiori... Tutto cambierà grazie alla vita degli umani, semplicemente perché questi avranno compreso il lavoro che devono fare su se stessi per trasformarsi.*

A volte sentiamo qualcuno lamentarsi: «Sono solo, non ho famiglia...». Come, non ha famiglia? In realtà, ha una famiglia immensa, ma la sua coscienza è talmente limitata e offuscata che egli non lo percepisce. E questo è il caso di milioni di esseri nel mondo. Si sentono soli, eppure!... Allora, almeno voi, lavorate per ampliare la vostra coscienza. Dovete comprendere che anche se non aveste più né padre né madre né fratello né sorella né alcun vincolo di sangue, non sarebbe ancora un motivo per credervi soli. È necessario che sappiate e sentiate che siete tutti fratelli e sorelle, figli e figlie dello stesso Padre, lo Spirito cosmico, e della stessa Madre, la Natura universale, e che non sarete mai più abbandonati né infelici.*

La potenza di un Iniziato deriva dal fatto che egli sa impregnare le parole che pronuncia con la materia della propria aura che è abbondante, intensa e pura. La parola è il ricettacolo di una forza e produce effetti tanto più potenti quanto più è impregnata di quell'elemento creatore che è la luce. Non è dato a chiunque di pronunciare le parole magiche che produrranno grandi effetti; ma un Iniziato che pronuncerà quelle stesse parole, senza forzare il tono della voce, senza fare gesti, con la sola forza interiore della propria aura, può comandare alle forze della natura e attirare gli esseri superiori. Non è stata la parola a creare il mondo, ma il Verbo. La parola è il mezzo di cui si serve il Verbo per realizzare il lavoro di creazione. Il Verbo è il primo elemento che Dio ha messo in atto; la parola è il mezzo che permette al Verbo di manifestarsi.*

Dite che non vedete intorno a voi esempi di moralità e di elevazione spirituale che potreste imitare. Ne siete sicuri? Anche ammettendo che sia così, vi dirò che non è assolutamente indispensabile incontrare esseri simili sul piano fisico: i libri possono aiutarvi. Sì, non mancano i libri che vi presentano la vita e il lavoro dei saggi, dei santi, degli Iniziati e dei grandi Maestri del passato! Leggeteli per vedere ciò che quegli esseri sono stati e ciò che hanno fatto, e confrontatelo con ciò che siete voi e con ciò che avete realizzato. Inoltre, vi dirò che non è sufficiente confrontarsi con gli esseri umani, per quanto elevati siano. Occorre confrontarsi anche con le stelle, con l'immensità e con Dio stesso. Solo così si prenderà coscienza della propria piccolezza e delle proprie lacune, non per essere annientati, ma per sentire risvegliarsi uno slancio in se stessi, per saltare e superare gli ostacoli.*

È legandoci alla Sorgente celeste che faremo scaturire la nostra sorgente, dapprima nel nostro cuore, tramite l'amore. Qualunque cosa accada, quali che siano le amarezze, le delusioni e le prove, dobbiamo tenere sempre aperta in noi la sorgente dell'amore, poiché è così che il nostro cuore si purifica. Nel nostro intelletto, la Sorgente divina scende come luce.* Grazie a quella luce, noi evitiamo le trappole e gli ostacoli, discerniamo la via da seguire, ed è con sicurezza che avanziamo su quella via. Quando penetra nella nostra anima, la Sorgente divina la dilata fino ai confini dell'universo; noi ci confondiamo con l'immensità, portiamo in noi tutte le creature e abbracciamo il mondo intero. E quando saremo riusciti a far scaturire la sorgente nel nostro cuore, nel nostro intelletto e nella nostra anima, essa si riunirà alla Sorgente primordiale che è il nostro spirito, che è Dio stesso, ed è così che diventeremo potenti come Lui.

– Oggi è Natale, e spero tu sia felice… magari come una Pasqua! Auguri! – È da tanto che ti cerco, tu lo sai sei indispensabile tutto il resto non sarebbe completo senza di te e tutti lo sanno che non esiste un presepe senza… asinello! Buon Natale!!!

Che ciascuno, nella misura in cui lo desidera, segua i riti della religione alla quale appartiene. Non vogliamo imporre a nessuno le nostre convinzioni e lasciamo che ognuno agisca secondo il suo livello di coscienza e la sua comprensione. Nella Fratellanza, viviamo i giorni delle grandi feste religiose, come il Natale e la Pasqua, nella stessa semplicità degli altri giorni: preghiamo, meditiamo, cantiamo... e anche se pensiamo più particolarmente alla nascita, alla morte o alla resurrezione del Cristo, non facciamo niente di eccezionale. Cattolici e protestanti, induisti e musulmani non hanno le stesse credenze né gli stessi riti. Ma è forse questa una buona ragione per combattersi l'un l'altro? No. Non è saggio avvelenare la vita delle persone col pretesto di dichiararsi seguaci di questo o quel fondatore di religione. Anziché scatenare continuamente disordini e lotte, che tutti si abbraccino, si aiutino a vicenda e fraternizzino. Solo così tutti mostreranno di essere gli ad

Anche nei peggiori momenti di scoraggiamento, dovete sapere che quello scoraggiamento contiene in sé gli elementi che, se sapeste come coglierli e utilizzarli, vi servirebbero a riprendere coraggio. Sì, perché lo scoraggiamento è uno stato d'animo che possiede forze eccezionali. Ecco la prova: dal momento che è capace di demolire un intero regno – voi stessi, con tutte le ricchezze e le potenzialità che sono ammassate nel vostro corpo, nel vostro cuore, nel vostro intelletto, nella vostra anima e nel vostro spirito – significa che è davvero molto potente. Allora perché non cercare di impadronirsi di quella potenza per orientarla in senso positivo? L'uomo non è cosciente di tutte le potenzialità che sono dentro di lui. Anche quando si crede completamente estenuato e alla fine delle proprie forze, in realtà gli rimane ancora un'enorme quantità di risorse straordinarie capaci di aiutarlo a proseguire il suo cammino.*

L’amore dilata la coscienza e la saggezza la illumina. Sullo schermo della vostra coscienza, un’immagine può essere grande ma sfuocata, oppure nitida ma piccolissima. È perché nel primo caso non avete saputo lavorare con la saggezza, mentre nel secondo caso non avete saputo lavorare con l'amore. Saggezza e amore devono essere messi all'opera insieme, affinché la vostra coscienza sia vasta e illuminata. Se tante persone hanno un campo di coscienza ristretto, è perché non s’interessano a nessuno, non amano nessuno. La loro coscienza non si allontana nemmeno di qualche centimetro oltre il loro cranio. Ripetono: «Io, io, io...». Viceversa, la coscienza di chi ama si allarga: se ne va a trovare le persone per girare intorno a loro, rimanere accanto a loro, toccarle e abbracciarle. Guardate: tutti quelli che hanno amore non rimangono mai immobili, vanno continuamente verso gli altri, si occupano dei loro affari (a volte fino a importunarli!). Tuttavia, la coscienza può espandersi ma

Per accendere il fuoco in un camino, voi preparate un po’ di carta, poi dei ramoscelli secchi e infine della legna più grossa. Prendete un fiammifero, date fuoco alla carta, la carta lo comunica ai ramoscelli, e i ramoscelli danno fuoco ai ciocchi. Ebbene, tutta una scienza è contenuta nel semplice fatto di accendere un fuoco, poiché si ritrova il medesimo processo nella vita interiore. Il fuoco del fiammifero corrisponde al piano causale, il mondo dello spirito che è all'origine di tutti i fenomeni. Il fiammifero accende la carta (il piano mentale), la quale infiamma i ramoscelli (il piano astrale) che a loro volta danno fuoco alla legna più grossa (il piano fisico). Tutto comincia in alto, nel mondo spirituale, poi, di corpo in corpo, il fuoco finisce per raggiungere il piano fisico. Occorre comprendere che nessuna vera realizzazione è possibile sul piano fisico finché non si è cominciato a lavorare con lo spirito.*

Voi riuscirete a dominare le vostre tendenze istintive solo con l'amore per un alto ideale. E che cos'è un alto ideale?* È un'aspirazione verso la bellezza, la bellezza spirituale che è fatta di purezza, di luce e di armonia. Voi contemplate quella bellezza, e naturalmente, spontaneamente, lasciate da parte tutto ciò che è malsano, oscuro e disordinato. L’amore per la bellezza vi protegge come un vestito che non vorreste sporcare. Che cosa fate quando indossate un bel vestito che vi piace tanto? Non vi lanciate in attività che rischierebbero di strapparlo o di macchiarlo; istintivamente prestate attenzione ai vostri gesti e ai posti dove vi sedete. Ebbene, se vi decidete a coltivare in voi il gusto per il mondo della bellezza e il desiderio di avvicinarvene, sentirete che intorno a voi va tessendosi, a poco a poco, come una veste sottile che vorrete proteggere, e così voi stessi sarete protetti.

Quando dite: «Voglio fare del bene e aiutare gli altri, e non importa se non otterrò nulla in cambio, non importa se non verrò ricompensato», quali saranno le conseguenze? Svilupperete la bontà, la pazienza, la generosità, l'abnegazione, e non solo sentirete che sbocciate, ma grazie al vostro irradiamento, un giorno sarete apprezzati e amati da tutti.* Un buon pensiero e un buon sentimento non rimangono mai senza effetti, poiché tutto si registra e lascia delle tracce. Certo, non dovete aspettarvi che le persone intorno a voi si accorgano immediatamente di ciò che portate di buono nella vostra mente e nel vostro cuore. Sappiate però che, un giorno o l'altro, quel che avrete fatto di utile e di costruttivo scegliendo la strada giusta vi porterà tutte le benedizioni. È una legge assoluta.

Smettete di cercare l'amore, e vedrete che sarà l'amore stesso a inseguirvi. E anche se vorrete disfarvene, non ci riuscirete: lo scaccerete dalla porta e lo vedrete ritornare dalla finestra. Sì, nel momento in cui non cercate più l'amore, l'amore c’è; ma più lo cercate, più si allontana. È come se inseguiste la vostra ombra: essa fugge davanti a voi e non potete raggiungerla. Cercare l'amore degli altri è come correre dietro alla propria ombra. Allora, non cercatelo più, e sarà continuamente lì a sorridervi e a guardarvi gentilmente. Quando cercate l'amore degli altri, vi concentrate su qualcosa di esterno a voi e perdete il vostro amore. È così. Dunque, invece di cercarlo, datelo, fatelo uscire da voi, ed esso sarà sempre presente in voi.*

Molti credono che criticare gli altri e rimarcarne i difetti sia un segno di superiorità; così facendo pensano di essere lucidi e perspicaci. Sì, è possibile che lo siano, ma ciò che non sanno è che l’abitudine di criticare gli altri e di sottolinearne le debolezze e le lacune li impoverisce. Quando si mantiene l'attenzione costantemente fissa su comportamenti disonesti o stupidi, è come se ci si nutrisse di sporcizie, e dentro di sé qualcosa va in rovina. Se volete sapere come mai gli Iniziati sono tanto ricchi, vi dirò che è perché si occupano di tutto ciò che vi è di più bello negli esseri umani: la loro anima e il loro spirito, ai quali vogliono dare la possibilità di manifestarsi. Ecco il segreto della ricchezza degli Iniziati. Anche se vedono gli errori e i crimini degli umani, continuano a focalizzare il proprio interesse su quanto di meglio esiste in loro. È così che li aiutano, e contemporaneamente si arricchiscono.*

I teologi presentano la grazia come una manifestazione arbitraria e inspiegabile della Divinità: non si sa per quale ragione certi esseri ricevano la grazia e altri no. Ciò non ha alcun rapporto con la loro condotta o con le loro azioni, ed è inutile cercare di capire: è così. Presentata in questi termini, la grazia è incompatibile con la giustizia, e ci si domanda allora se ci sia una giustizia divina. La giustizia degli uomini già non è eccezionale, ma se anche Dio è ingiusto!... No, questa è una pessima comprensione di una questione che, in realtà, è facile da comprendere. Vi darò un'immagine. Voi fate costruire una casa ma, una volta terminati i muri, vi accorgete di non avere più denaro per continuare, e vi rivolgete allora a una banca. Se questa constata che possedete un capitale, accetterà di prestarvi una certa somma. La banca presta denaro a chiunque? No, ma se avete già un capitale, un terreno o delle proprietà, aggiungerà volentieri il necessario. Alla stessa stregua, l

Quando i bambini producono dei danni o rubano la frutta al vicino, quest’ultimo va a lamentarsi dai genitori e chiede loro di riparare ai danni; se poi i genitori rifiutano, vengono trascinati davanti al giudice. Ebbene, tutto si svolge allo stesso modo anche in noi. Se ci lasciamo andare a emettere cattivi pensieri e cattivi sentimenti, questi saranno come dei bambini terribili che vanno ovunque nel mondo invisibile a commettere ogni genere di sciocchezze e a provocare danni. Direte che i pensieri e i sentimenti sono incontrollabili e che voi non ne siete responsabili; ebbene, dovete ricredervi. Così come siete responsabili delle vostre azioni, allo stesso modo siete responsabili dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Nella Scienza iniziatica non sta scritto da nessuna parte che si sia scusabili se non si controllano i propri pensieri e sentimenti. Al contrario, perché i pensieri e i sentimenti sono entità vive e operanti che l'uomo ha il potere di educare in se stesso. Le

Domani sarei dovuto andare da amici per l’ennesimo pranzo natalizio e invece salto sono un pò di giorni che ho stò cazzo di influenza e quindi salto caggia fà….. Sarà per il 2024……..

Agli esseri umani si insegna che devono sempre mostrarsi obiettivi, e che la soggettività è una tendenza pericolosa di cui è preferibile sbarazzarsi perché solo ciò che è oggettivo è scientifico e reale. Ciò dimostra semplicemente che non si è mai compreso il senso di questi due termini: “oggettivo” e “soggettivo”. Il mondo oggettivo è costituito da elementi che si possono studiare, misurare e pesare, perché sono elementi materiali che si presentano sempre nello stesso modo e che sono ugualmente osservabili da tutti. Il mondo soggettivo, invece, rappresenta la vita, le emozioni, la coscienza, lo spirito; non viene studiato, col pretesto che è variabile, che non viene percepito da tutti allo stesso modo, e che non è dunque possibile coglierlo per misurarlo e farne delle classificazioni... Ebbene, è un errore: se il lato soggettivo è in perpetuo cambiamento, è perché in esso tutto è vivo, e dunque è con la vita che siete in contatto.*

Respirare non significa solo assorbire ed espellere l’aria, ma anche assorbire ed espellere la luce. Allora esercitatevi: inspirate pensando di attirare la luce, ed espirate pensando di proiettarla su voi stessi, sui vostri organi e sulle vostre cellule. Di nuovo inspirate... poi espirate... Ben presto potrete constatare quanto questo esercizio agisca favorevolmente su di voi: vi sentirete distesi, nella pace. Una volta che avete attirato in voi la luce e l'avete inspirata, potete immaginare di espirarla, per il mondo intero. Ovviamente, è possibile fare questo secondo esercizio solo dopo aver fatto a lungo il primo e dopo aver sostituito in se stessi molte particelle oscure e malaticce con particelle di luce. Occorre aspettare di sentire che il lavoro di trasformazione e di purificazione sia riuscito prima di permettersi di dare agli altri la luce che si è ricevuta in se stessi. Questo lavoro con la luce è anche simboleggiato dalla prima lettera dell'alfabeto ebraico: Alef א.

Stamane ero in bici e andando in giro ho beccato Sabry, ci siamo fermati e abbiamo parlato in particolar modo di Lu, quando ll’ho vista pochi giorni fa era un pò strana, conveniamo che è una situazione particolare, in breve lei lavora per mantenere lui. E’ stato un incontro breve ma intenso.

Gli esseri umani non possono intendersi e non possono realizzare l’unità* se, nella loro comprensione e nei loro atteggiamenti, non adottano un punto di vista più elevato. Finché ci si lascia condurre dagli istinti e dalle bramosie, è impossibile comprendersi con gli altri! Per cominciare a capirsi, è necessario entrare nel campo del sentimento, poiché l'amicizia, la simpatia e la comprensione contribuiscono ad avvicinare gli esseri. Eppure, non è nel campo del sentimento che si troverà l'unità, poiché anche lì gli esseri umani hanno spesso per guida l'interesse e il piacere. Occorre salire e ancora salire per raggiungere il mondo della saggezza e della ragione, che è il mondo dei principi, dove la verità appare con una tale evidenza che tutti sono obbligati ad avere la stessa visione delle cose.

Quando si dice agli esseri umani che cosa devono fare per trovare l'equilibrio, l'armonia, la pace e la luce, i più non sono certo contrari, ma pensano di dover prima assaporare tutti i piaceri e tutte le avventure per “conoscere la vita”, a quanto pare. Come possono quei poveretti pensare che, dopo aver sprecato in quelle esperienze le proprie energie fisiche e psichiche, saranno ancora in grado di fare un vero lavoro interiore? L’unica cosa di cui saranno ancora capaci è leggere qualche libro per farne delle citazioni: «Mosè ha detto... Buddha ha detto... Gesù ha detto...» e ovviamente per loro sarà impossibile realizzare ciò che quei grandi Maestri hanno detto. Ebbene, io vi consiglio di vivere l'insegnamento dei grandi Maestri e, per il resto, accontentarvi di fare delle citazioni. La letteratura universale esiste proprio per insegnarvi che cosa sono le passioni umane. Basta solo leggere, non è necessario fare tante esperienze dispendiose per conoscerle. Eh, sì, vedete,

Oggi a pranzo natalizio con l’associazione che dire… solite cose per soldi nulla di sentito. Azzz ho fatto un pò tardi, mi aspettavano e non avevo visto i messaggi ecc, Sabry appena mi ha visto ha allungato il collo, mi sono accomodato accanto a lei e mi ha fatto la romanzina x i messaggi ecc. A tavola abbiamo parlato un pò e un pò di solletico e ho notato che con quel tipo di calze gli fanno le gambe più belle, non sò che tipo siano ma erano color marrone scuro e vestito un pochino più corto. Poi vabbè solite cose la pesca un pò di musica e regali mo anche per me. Hanno invitato anche Don Antonio cavoli si è rimesso bene l’ho salutato e parlato un pò. Alla fine un saluto a tutti e un abbraccio a Sabry ……. è Natale……….

La terra è sempre più popolata di persone istruite e colte. La conoscenza si moltiplica in tutti i campi, ma allora ci si domanda perché, nonostante tutti quei progressi, l'umanità non migliora. Anzi, al contrario, si assiste a un aumento di delinquenti, criminali e malati mentali. In realtà, la risposta è molto semplice: malgrado la loro istruzione, le persone continuano a vivere in modo disordinato, disonesto e insensato tanto quanto gli ignoranti, e anche peggio, perché il sapere che hanno acquisito dà loro maggiori possibilità. Le conoscenze che accumulano rimangono intellettuali, teoriche, ed esse non fanno niente per impregnarsene affinché quel sapere impregni tutte le cellule del loro organismo e diventi in loro carne e ossa. Ecco l'unica conoscenza che manca veramente agli esseri umani: la capacità di servirsi del sapere per trasformarsi, spiritualizzarsi e illuminare il loro essere. Eh, sì, ci sono troppe persone istruite, e non ci sono abbastanza persone decise a far

La musica ci parla della nostra eredità celeste. Sin dall'origine, questo linguaggio risuona attraverso il cosmo, ed è per suo tramite che Dio manifesta il suo amore e la sua bellezza. Dal punto di vista iniziatico, la musica presuppone la conoscenza dell'ordine del mondo e delle cose, la scienza dei rapporti armonici nell'intero l'universo, dal microcosmo al macrocosmo. Essa poggia su principi immutabili che non si possono trasgredire senza perdersi. Agendo sui nostri corpi sottili, la musica ci permette di ristabilire il contatto con la nostra patria celeste.*

Oggi sono stato a pranzo da Lu per il solito inconttro natalizio peccato che Lory non ha potuto esserci mi ha avvisato ieri all’alba che ha il Covid ci siamo sentiti al cell per 20 min . Sabry è venuta a prendermi mi ha aspettato un pò, durante il viaggio mi ha detto che sua mamma dovrà essere operata non ricordo dove cmq giù. Arrivati u coloroso abbraccio e un’altro dopo il regalo che avevo pronto da oltre un anno, abbiamo mangiato io ho saltato le lasagne che poi me le ha date x casa, gli è piaciutlo molto il vino rosso, abbiamo parlato un pò e poi si è collegata con Alby che era in giro in maglietta, gli ho chiiesto un pò di cose, solo illusioni per me, lui era al negozio e ha detto che vi erano 23 gradi. Alle 16,30 c.a Sabri mi ha detto che doveva andare quindi un salutone e……. NOTE- CAPELLI PIU’ CHIARI, HO FATTO METTERE IL CD NATALIZIO – HA SPOSTATO L’ALBERELLO IN BAGNO- ACCAPPATOIO BLU – CALDAIA NON A NORMA – NATALE IN MONTAGNA CON I SUOI – ERA UN PO’ GIU’ – MUTUO ESTUINTO – TANT

I genitori e gli educatori vogliono imporre ai giovani quelle qualità morali che spesso loro stessi non possiedono e di cui non possono dare un esempio. E in seguito si stupiscono se non sanno farsi obbedire né rispettare! È normale. Un vero pedagogo deve vivere conformemente alle qualità e alle virtù che vuole insegnare, in modo che da lui emani qualcosa di contagioso, di stimolante e di irresistibile! Un vero poeta o un vero musicista spinge gli altri a diventare poeti o musicisti. Un vero portatore dell'amore apre il cuore di tutti quelli che lo circondano. Un generale audace e pieno di coraggio influenza i suoi soldati, i quali si lanciano all'assalto e riportano la vittoria. Immaginate un fifone, un tipo pauroso che grida: «All'attacco!» con voce tremula; nessuno lo seguirà. Gli educatori dicono: «Dovete essere buoni, dovete essere onesti, dovete essere...» ma loro non lo sono; allora come volete che le giovani generazioni siano invogliate a seguirli?*