Una montagna

In certe tradizioni, l'universo viene rappresentato come una montagna in cima alla quale la Divinità ha la sua dimora, inaccessibile e inviolata. I Greci ponevano gli dèi sulla cima del Monte Olimpo; Mosè ha parlato con Dio sul Monte Sinai... Gli Iniziati si sono sempre serviti del simbolo della vetta, anche in quelle contrade dove non c’erano realmente delle montagne. La conquista della vetta è la pratica più importante e più colma di significato che l'essere umano possa intraprendere. Ciò significa che egli è cosciente che le potenze e le virtù accumulate in lui dal Creatore possono condurlo al di là di tutte le realizzazioni terrene. Nella Kabalah, l'Albero sefirotico può essere identificato con una montagna, la cui vetta è la Sefirah Keter: l'onnipotenza, l'onniscienza e l'amore divino. Per poter giungere fino a quella vetta, sono necessarie grandi qualità: la tenacia, la volontà, la stabilità, l'intelligenza, l'audacia e, soprattutto, un desiderio irresistibile della luce e della purezza, che sono rappresentate dalle altre Sefirot.*

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