IL RED CARPET

Tutto il mondo è paese, non c'è più niente che possa distinguere avvenimenti, manifestazioni e appuntamenti a livello mondiale, senza subire l'omologazione obbligatoria. I red carpet, quelle passatoie lunghe e larghe che connotano incontri ad alto livello, sono ormai imbastarditi dappertutto! Oggi cani e porci, figure mediane, personaggi sconosciuti e tanta gente che non ci azzecca una mazza, fanno la loro passeggiata, sono a caccia di followers e a volta fanno siparietti fuori programma per mostrare una tetta, una natica, un paio di gambe. Ma se chiedete a qualcuno: "Mi chi è quella?". Chi vi sta al fianco vi risponderà: "Non lo so, ma ha un bel mazzo!". Vabbè allora ditelo e uno si regola. Quindi a Venezia, come del resto in qualsiasi altro posto, ne vediamo di tutti i colori: richieste fasulle di matrimoni, screzi e occhiatacce tra nemici giurati, una ragazza addirittura, faceva avanti e indietro sul red carpet e gli addetti l'hanno pregata di sbrigarsi: "Lasciatemi stare, con tutti i soldi che ho speso...", ha sbottato incazzata. Insomma, molti sono là a calpestare il tappeto rosso e non entrano nemmeno per vedere il film della serata. Ossia, a loro del festival non frega niente! E poi Salvini, un paraculo che studia con i suoi collaboratori tutte le mosse e le frasi del giorno: sfila in smoking con la sua bella Verdini, solo perché lei ha finanziato un documentario che sarà proiettato. Pensate che tutto il pubblico, specie giovanile, irretito dalla loro presenza, ha gridato: "Vogliamo gli attori, vogliamo vedere gli attori!". Beh é abbastanza per definire i red carpet desacralizzati e ricchi di poveri cristi alla ricerca di follower e mostrarsi chissà che non li noti qualcuno e infine, una pletora di buffoni e cretinetti alla ricerca dell'arca perduta.

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