Lotta nel quartiere

Il cav, con tutta la sua spocchia e la sua invadente tracotanza, ha costruito bene il suo seggio al senato: si è candidato a Monza (come attizza il calcio, vero?) e come se avesse bevuto un bicchiere d'acqua, ha preso circa il 50% di voti vincendo...stando seduto a tavola. Ciò che mi fa incazzare come una bestia, è la vittoria della finta moglie e vera badante, Marta Fascina: è stata inserita anche lei in un collegio "garantito", dove chi deve vincere generalmente ce la fa, salvo imprevisti. Non solo Rita Della Chiesa, devota a Silvio, si è piazzata in Puglia senza dover nemmeno preoccuparsi di raccogliere qualche consenso nel collegio di Molfetta, ma la compagna di Silvio, si è piazzata con una preferenza del 36% alla Camera e c'è ancora da scrutinare una manciata di schede. Adesso vi chiederete perché sia incazzato? Semplice: a prescindere dal notevole e pesante astensionismo, per quanto riguarda la Fascina, eletta in Sicilia nel collegio di Marsala, la signora non è mai passata nemmeno per caso dalla bella città siciliana. Ha dichiarato un mese fa circa, a proposito della sua candidatura all'uninominale, di essere stata laggiù solo da piccola, quando il papà la conduceva in vacanza. Allora la domanda è: le leggi elettorali scritte su misura da chiunque faccia politica, fanno scendere il latte alle ginocchia: non solo denominate in latino (Rosatellum), ma se oggi accontentano una parte, domani potrebbero accontentare una parte avversa e deludere chi le ha...inventate. Questa sicumera di poter fare il proprio comodo inserendo in collegi uninominali chi deve assolutamente vincere, è una puttanata pazzesca! A Marsala non ci è mai stata Marta, però l'hanno votata in tanti e ha superato gli avversari. Ma come si fa a vincere in tal modo? Quale utilità ne verrà alla città di Marsala e di Molfetta da queste due donne, unte dal Signore, che nulla hanno da spartire con quelle città mentre siederanno in parlamento? Potere della politica, oppure ottusità e ignoranza dell'elettorato?

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