Ancora guerra

Strida di gabbiani tagliano il cielo, ne strappano l’azzurro che cola, come vetro frantumato. Il sangue schizza a fiotti, senza nemmeno odore di redenzione; astanti grassi dalle dita illibate divorano carni ai banchetti. Fantasmi s’elevano dall’anfora biancastra di una donna spettinata, scomposta dal dolore. I pezzi di vetro hanno agonie d’animali morenti, galleggiano, sconnessi, portati dalla marea…

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