Il cinema che passione

Sicuramente il covid ha dato una bella mazzata al cinema, tuttavia, ci sono altre buone ragioni per cui le sale siano quasi deserte e gli incassi poco incoraggianti. Insomma, il cinema piange e i canali a pagamento sono a spartirsi torte più appetibili, con programmazioni molto coinvolgenti e serie che attizzano il pubblico. A cinema chi ci va più? Tutti a casa e scelto il film, si procede stando sbracati sul divano senza fastidi e senza rompicoglioni che alle tue spalle o di fianco, sgranocchiano popcorn e altri masticabili rumorosi e fastidiosi. Non so se vi sarà una ripresa per i cinema che piangono, resta una realtà ineludibile: le alternative sono molto attraenti e da casa non ci muove. Inoltre, c'è un dettaglio importante e disatteso nel nostro paese, ma rispettato nel resto d'Europa: una regola che obbliga un film a passare prima dalla sala e poi sui canali streaming, ovvero, creare uno spazio tra le due programmazioni. I dominanti sono Netflix, Prime Amazon, Sky ecc.ecc. In Italia questa regola è superata (?), in pochi la rispettano e la sala viene penalizzata perché non ha più quella priorità garantita. Infine, una dolente nota aiuta a capire come in questo paese lo sperpero sia normale: la cultura va aiutata e questo è un principio basilare, quindi lo stato mette a disposizione soldi per aiutare a produrre film in casa nostra. Generalmente sono giovani registi, giovani autori che hanno idee da realizzare e pochi soldi per investire. La faccio breve: la politica ha pescato bene in questo campo consentendo appoggi economici a nuove leve del cinema. Nel 2010 di questi film "invisibili" ne sono stati prodotti e usciti 141, nel 2021 481 titoli sul mercato. Dove sta l'inghippo? Tra fondi e crediti d'imposta, questi soldi consentono al film di recuperare pienamente e in anticipo quelli spesi, senza dover badare agli incassi delle programmazioni. Pertanto, a parte i film che non arrivano nemmeno al cinema, perché ce li passa la RAI senza problemi, sono nella maggior parte dei casi polpettoni, mattoni e realizzazioni troppo cerebrali e poco abbordabili. Frutto della cultura, della genialità e dello strapotere di una politica sorda a tutti i richiami fatti perché le regole fossero rispettate: le sale vanno aiutate e messe in condizione di fare il loro lavoro. Smettiamola con gli sprechi: a buon intenditor pochi...film!

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