Manca qualcosa

In questo frangente critico, con voci che si accavallano, colpi di scena, scelte discusse e motivate, per proporre la squadra di governo al Presidente Mattarella, ne ho sentite di proposte, di candidature e di nomi possibili (uomini o donne) per occupare posti importanti. C'è tuttavia un ministero di cui non si è parlato molto e del possibile candidato chiamato a dirigerlo. Si tratta del "Ministero dell'Innovazione e Transizione Digitale": il ministro uscente è Vittorio Colao, mentre chi l'ha preceduto era Paola Pisano: entrambi, nel periodo in cui sono stati a governare il ministero, hanno dimostrato poiché potenzialmente capaci, di avere competenze e doti per avviare i grandi progetti che servono al paese, per passare alla fase tecnologica importante e necessaria per gestire l'amministrazione generale dello stato e mettere tutto il paese nella condizione di servirsi dei mezzi opportuni per attuare le nuove politiche innovative. Sembra che non sia poi così importante l'argomento ma Draghi, conscio di quanto sia evolutivo progredire in questa direzione, ha destinato una buona fetta del nostro notevole malloppo del PNRR (ricevuto e da ricevere ancora dall'Europa), proprio alla transazione digitale e all'innovazione tecnologica, 40,32 miliardi. Una cifra che varrebbe una intera manovra finanziaria per quanto corposa e ben destinata allo scopo prefisso. Pertanto, allo stato attuale e in attesa di conoscere chi prenderà il posto dei due validi predecessori, dovremmo pretendere un nome rassicurante a garanzia di un posto importante e decisivo. Un "tecnico" capace di gestire l'apparato e continuare il lavoro impostato da Pisano e Colao, quindi in grado di avere una larga visione della situazione, capace di ascoltare i grandi esperti e di fare gioco di squadra. Oltre 40 miliardi non si possono gestire allegramente con il politico di turno che occupa una poltrona specifica, senza che abbia competenze destinate all'uopo nel settore. Siamo tra gli ultimi in Europa per la digitalizzazione di tutto il sistema e se non ci giochiamo bene le nostre carte, finiremo in un baratro profondo. Ci preoccupa molto che tra "Ministero della Famiglia e della Natività" e altri da scorporare per fare posto a due persone (belle poltrone), non si sia fatto alcun riferimento all'innovazione, Carle'...paura eh?

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