A saldo

La pubblicità sarà anche l'anima del commercio, il business sarà anche traguardo primario per chi debba produrre, ma francamente, continuare a speculare sui decessi e sulle dipartite, mi sembra eccessivo e poco corretto. Intanto, se una persona legge il cartellone impiantato in vari punti della capitale, è indotto a portare la mano verso il...basso; una donna invece si gratta i...gomiti per scaramanzia. Fa più impressione il committente della iniziativa: trattasi della "Funeraria Roma Capitale" ovvero, il servizio funebre comunale. La scusa, per invitare poi a usufruire del servizio, è presto detta: se non si supera l'abbuffata natalizia e si resta secchi al tavolo con un bel boccone andato di traverso, loro ci sono e pronti a intervenire per la modica cifra di 1.100 euro! Beh, non avrei altro da aggiungere: tutto in regola, tutto lecito e legittimo, resta solo la caduta di stile e un commento segnato sotto il cartellone dove un buontempone ha scritto: "Tutti in medicine" ossia...ha ricambiato l'augurio ai signori dei funerali. "Ma a' li morte' vostri....", cambiate pubblicità, oppure cambiate mestiere!

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