No soste

E’ vero, i tempi che corrono e che viviamo, non consentono soste né tentennamenti: è necessario, per essere al passo con i mercati, inventarsi ogni giorno qualcosa di nuovo e di originale. C’è tanto da promuovere e da supportare, tanta roba da vendere e non mi riferisco a semplici e comuni oggetti e/o alimenti: ci sono regioni, bellezze naturali, città intere e posti inimmaginabili che meritano spot giornalieri e vari. Ecco quindi che la Puglia, in un momento magico avviato qualche hanno fa, è lentamente saltata ai vertici delle classifiche specie per la sua tradizionale ospitalità e per le sue bellezze naturali. Scrissi qualche mese fa che la Puglia è ricca di sorprese e fatalmente si resta incantati quando si arriva la prima volta: orbene, ciò che stia notando da un po’ è che il ventaglio si sia aperto in un modo piuttosto ruffiano e redditizio. Appena una persona si presenta e si qualifica per testimone oculare dei nostri pregi personali, geografici e alimentari, scatta la caccia al prodotto da promuovere. La Ferragni si prestò a sostenere la celebre focaccia pugliese: incomparabile e unica nel suo genere. L’attrice Olivia Wilde appena giunta da noi, ha commesso il “grave errore” di assaggiare un tarallo pugliese: apriti cielo, una prodotto che non riesce a smettere di masticare, una bontà unica tanto da postare un video su Instagram dove con assoluta convinzione sostiene: “Buonissimo, non smetto di mangiarne, non posso farne a meno…ma che cazzo ci mettono dentro?”. Beh, è uno spot convincente, acchiappa tutti e serve a supportare l’economia regionale. Sentiremo ancora parlare di codesta Olivia Wilde che promuova qualcosa altro della Puglia? Spero di sì, spero tanto che i politici (ve ne sono tanti che soggiornano da noi), vip, attori e chi più ne ha più ne metta, supportino e suffraghino la Puglia. Io sono pugliese da generazioni e credetemi, non ho bisogno di fare spot a pagamento e nemmeno con il “ricambio modello do ut des”, io so che in ciò che facciamo ci mettiamo anima e cuore, tutto il resto che possediamo c’è l’ha donato il creato e un certo Signore che si fa chiamare Dio. Che volete di più?

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